Benjamin Blog

sobota, 22 września 2007

Tutto succede quando la vs. compagna, coinquilina, convivente etc. guardandosi allo specchio e afflitta da qualche acciacchetto, decide che deve fare moto, e prova a coinvolgervi.

"Dobbiamo iscriverci in piscina, ho già preso appuntamento", vi dice.
Non date peso alla cosa. Avete faccende più pressanti da sbrigare, come vedere a che punto è il download di "hostess_sottomesse.avi" e finire quella vignetta che vi avevano chiesto un mese fa... o forse due.
La cosa, normalmente, vi entrerebbe da un orecchio e uscirebbe tranquillamente dall'altro (in camera avete dei maxiposter dei vostri idoli: Homer Simpson e Peter Griffin, fumate almeno un pacchetto di sigarette al giorno e, soprattutto, siete affezionati alla vostra pancetta, che vi siete cresciuti con tanta devozione ed amore), se non fosse che è venuta a trovarvi vostra madre, la quale sentendo la fatidica frase, il giorno dopo si presenta a casa vostra con accappatoio, ciabatte di plastica, telo mare e occhialini nuovi, dicendo: "Ho sentito che vi iscrivete in piscina e così ho pensato di prenderti queste cose; i costumi ce li hai, ma l'accappatoio si è fatto vecchio..."
Improvvisamente, vi rendete conto di essere stato INCASTRATO.
Così, vi rassegnate e, novelli Sacco e Vanzetti, vi recate con la vostra compagna/coinquilina/convivente/etc al patibolo.
Ovviamente avete scelto la piscina che offre il prezzo più basso.
Si accende la speranza che sia una struttura con una vasca poco più grande del vostro piatto doccia, fatiscente quanto basta per andarsene indignati...
Invece no. La vasca è grande. Vi nuotano tranquillamente svariati tritoni e sirene e il tutto è abbastanza ordinato e pulito.
In segreteria, dovete scegliere i vostri turni. Per forza di cose, dovete scegliere il serale, dalle 20.30 alle 21.30.
L'unica, flebile, speranza che può salvarvi dal fare dell'attività fisica è che i turni rimasti a disposizione possano cadere negli stessi giorni in cui alla tv trasmettono i vostri programmi preferiti. Giammai rinuncereste a Dottor House!
Invece, per la legge di Murphy, sono rimasti liberi gli altri giorni, quelli in cui piuttosto che accendere la tv, preferireste quasi finire quella famosa vignetta.
L'unico evento degno di nota nei palinsesti televisivi in quei giorni è l'appuntamento settimanale del Grande Fratello.
La vostra mente valuta se è il caso, e dopo aver deciso che c'è un limite a tutto, si rassegna: farete attività fisica.
E lo fa stimolandovi con una serie di luoghi comuni, quali: "lo sport fa bene", "fare movimento non ti ucciderà", "il nuoto è lo sport più completo di tutti", comportandosi esattamente come se dovesse rilasciare delle endorfine per lenire il dolore di quella vecchia ferita da scheggia di granata, ricevuta durante la guerra di Corea.
Pagate e vi consegnano un tesserino smunto. "Quando iniziate?" chiede la segretaria. "Domani", risponde la vostra c/c/c/etc. "Ah si?!?" ribattete voi, assumendo un'espressione stupita, come per dire: "Cazzo, ma fai sul serio?!?".
"Eccone un altro..." si legge chiaramente negli occhi della segretaria.
La sera dopo.
Avete avuto (o meglio, l'hanno avuta per voi) la bella idea di iniziare la vostra attività d'inverno.
Naturalmente in quello più rigido; infatti, scansate un paio di pinguini dall'aria smarrita ed arrivate in piscina.
Entrate nello spogliatoio. Cercate un angolino il cui pavimento sia meno bagnato del resto del locale, in maniera da potervi togliere pantaloni, scarpe e calze senza doverle inzuppare.
Riuscite nelle operazioni dopo incredibili contorzionismi degni di uno scafato circense, chiedendovi se non fosse questa la vera attività fisica della piscina, e attraversate la porta che vi conduce alla vasca.
Qui lasciate il tesserino al vostro angelo custode.
Uguale uguale a Pamela Anderson in Baywatch, se quest'ultima avesse avuto pancia, barba, un tatuaggio che recita più o meno "La galera è la mia droga: scusa mamma!" e una calvizie in stato avanzato, che si contrappone curiosamente ad una villosità più folta della foresta amazzonica.
Vi immergete nell'acqua, stranamente tiepida (fate mente locale e cercate di capire se il turno prima del vostro fosse quello dei bimbi dai tre mesi ai quattro anni) e iniziate a nuotare.
Lo fate col vostro stile personale. Quasi uguale a quello del vostro labrador, solo che lui nuota meglio, forse perchè ha le zampotte palmate.
Dopo due vasche, vi siete già rotti le palle di fare su e giù per la stessa corsia. Non sapete nuotare, ma essendo nati in un porto, siete abituati al mare e alla libertà di andare nella direzione che più vi aggrada. Vorreste tagliare per le altre corsie, ma vi blocca il pensiero di Pamela Anderson, appollaiato lì, nel suo banchetto. Non sembra affatto un tipo spiritoso; meglio soprassedere.
Così, vi fermate un attimo a riprendere fiato e notate che c'è qualcosa che non quadra.
Lì per lì non ci avete fatto caso.
La cosa più evidente sono le donne: le avete viste fuori, vestite con jeans e pantaloni attillati, gonne con spacchi vertiginosi e stivali con tacchi a spillo e vi siete rincuorati. Ora in piscina siete nel regno della cellulite, delle smagliature, e notate che tutte hanno di seno almeno due misure in meno. Ma non sono loro la nota stonata. A mare avete già visto cose simili e avete già sporto denuncia ai NAS contro i produttori di push-up e mutande che raccolgono, spingono su e modellano forme inesistenti .
Sono i maschietti, la nota stonata.
Nuotano con stile perfetto, fanno vasche su vasche, conoscono ed eseguono tutti gli stili infaticabilmente e senza la minima sbavatura, sono lì da anni, eppure non hanno nulla di Rosolino, come ci si aspetterebbe. Anzi alcune epe sono più prominenti della vostra.
La cosa non vi torna. Per niente.
Riprendete a nuotare, scambiandovi manate sulla testa, le spalle e la schiena con quelli che nuotano nella vs stessa corsia in senso contrario, sotto lo sguardo attento di Pamela, finchè il vostro turno non finisce.
Uscite dall'acqua e sentite un certo non so chè. "Và, che bella sensazione di freschezza!" pensate, mentre una lieve sensazione di leggerezza vi formicola addosso. "Và, come formicola!" in particolare sulle gambe.
Dal formicolio passate al dolore. In particolare la fascia lata (sì, perchè nel frattempo avete rispolverato le nozioni di anatomia artistica, che pensavate di usare per quella famosa vignetta) sinistra grida il suo disappunto.
La vostra faccia si contrae in uno spasmo che sembra un sorriso idiota. La vostra mente vi dice:"E' un segno positivo, vuol dire che il moto che hai fatto, sta dando i suoi frutti! Ora non rompere le palle che c'ho da pensare alla scheggia di granata!"
Ritornate negli spogliatoi, fate la doccia e dopo altri mille contorzionismi, riuscite faticosamente a rivestirvi quasi senza bagnare i vestiti sul pavimento.
Uscite zoppicando ad asciugarvi i capelli e notate che l'unica presa libera per il fon è accanto a quella utilizzata da una ragazza che, rivestitasi, è ritornata in modalità gnocchetta. Appena fate il gesto di attaccare la spina, lei (forse spaventata dalla paresi che che il vostro volto ha assunto per il dolore alla gamba, oppure sconvolta da ciò che ha visto in piscina), stacca il suo asciugacapelli e si allontana all'estremità opposta del corridoio, attendendo il suo turno per asciugarsi.
Infine, passate un'oretta a cercare le chiavi della vostra auto, che si sono perse nei meandri del vostro borsone.
Finalmente uscite. Una gelida sferzata di vento vi ghiaccia i neuroni, mentre i vostri polmoni reclamano la dose di nicotina che avrebbero dovuto assumere già da tempo e lo stomaco reclama cibo. Tanto cibo. Moltissimo cibo. Avete l'appetito più feroce dell'ultima carestia che il pianeta ricordi.
Ed ecco che, piazzato in posizione strategica a soli 500 metri dall'ingresso della piscina, compare come per miracolo il chioschetto dei panini. Mandate a quel paese la vs c/c/c/etc che farfuglia qualcosa circa il freddo e la necessità di tornare a casa, e vi precipitate come un levriero verso il miraggio, fumandovi nei 500 metri suddetti, tutte le sigarette che vi sareste fumate tranquillamente in un paio di ore, magari tutte insieme, incenerendovi la gola.
E lì si svela il mistero. Ci sono tutti i maschietti del vostro turno di nuoto libero. Ora tutto vi è più chiaro.
Compiaciuti della scoperta, ordinate alla rubiconda signora un hamburger triplo, con formaggio, cipolle, peperoni, salsa piccante, patate fritte, tabasco e chetchup, senza minimamente porvi il problema di come farà quella roba ad entrare nella vostra bocca (non essendo voi dotati di mascelle slogate come i serpenti), mentre il garzone del chioschetto ogni tanto spara qualche colpo in aria con un fucile a pompa, per allontanare gli orsi polari che si avvicinano, attratti dall'odore del cibo.
Dopo cinque megapanini (accompagnati da acqua naturale, perchè le bibite gassate FANNO MALE), il freddo intenso vi provoca, finalmente, una fantastica congestione...

...diversi mesi dopo:
Continuate ad andare in piscina. Si nota dal fatto che ormai i muscoli del vostro corpo sono completamente fuori uso, fumate come una ciminiera, i vostri neuroni sono stati completamente estinti dal freddo, rendendovi ad una sorta di vegetale che si muove per inerzia e si esprime mediante gutturali monosillabi, avete preso parecchi chili e il vostro fegato urla vendetta.

Tuttavia continuate...
Perchè LO SPORT FA BENE.

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